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Un sogno preparato per anni

Abbiamo finalmente aperto il nostro ristorante.
Dopo anni di attese, sacrifici, esperienze, occasioni perdute e batoste sonore, abbiamo capito, finalmente, che il nostro posto nel mondo dovevamo crearlo noi.
Perchè un ristorante?
Perchè, quando Leonardo era bambino, a differenza degli altri maschietti, tutti presi da ruspe, macchinine e supereroi, passava le giornate a cucinare cibi immaginari su fornelli a temperatura ambiente, in padelline e pentoline di plastica. E a chi gli chiedeva cosa volesse fare da grande, rispondeva: "il cuoco!".
Perchè, quando io ero bambina, non volevo mangiare mai niente, ero sottopeso, avevo il collo da uccellino, gli occhioni da civetta e mia madre ha vissuto nel terrore che non crescessi per anni. In questo clima, e per i quasi trent'anni successivi, la frase regina, l'unica in cui sentivo tutto l'amore che una madre sa dare, non è stata "ti voglio bene", non è stata "non te ne andare", non è stata "vieni a trovarmi". E' stata: "Hai mangiato?".
Questa frase è l'essenza stessa dell'amore.
E' l'essenza stessa della nostra Terra, quella distesa di sassi arsi e mare da cui non abbiamo voluto scappare a costo della frustrazione e della precarietà.
Noi non andiamo a ballare, non usciamo a passeggiare, non facciamo feste: noi invitiamo gente a cena. La massima espressione del nostro affetto nei confronti di chi amiamo è cucinare e servire in casa nostra il cibo migliore che sappiamo preparare, il vino migliore che conosciamo.
E siamo bravi, non perchè lo siamo in senso oggettivo (abbiamo ancora moltissima strada da fare), ma perchè amiamo davvero quello che facciamo, e voi lo sentite, o lo sentirete.

Ci siamo posti l'obiettivo di essere vetrina della nostra terra, dei nostri profumi, dei sapori, dei ricordi e dei talenti, offrendo materie prime del territorio, elaborate da chi, come noi, ha avuto il coraggio di restare e produrre ricchezza, sperando di far sì che il nostro lavoro possa permettere a qualcun altro di non dover andar altrove a cercare la propria strada,  ma di crearla qui.
Vogliamo ringraziare fin da ora chi vorrà venire a trovarci, chi ci darà fiducia, chi ci darà coraggio.

Leonardo e Martina

(15 maggio 2017)

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